FAQ
Come fare per...
Dove posso trovare le istruzioni di funzionamento degli articoli Cordivari?
Tutte le istruzioni d’uso dei prodotti sono allegate al prodotto stesso all’interno dell’imballaggio.
Dove posso acquistare i prodotti Cordivari?
I prodotti Cordivari possono essere acquistati esclusivamente presso i migliori rivenditori di materiale termoidraulico e di arredobagno.
Come posso sapere il punto vendita più vicino a me?
Sul sito cordivari.it e cordivaridesign.it sono presenti gli store locator che permettono di individuare i punti vendita in tutta Italia.
A chi ci si può rivolgere in caso di problemi su un prodotto in garanzia?
Per eventuali segnalazioni post-vendita occorre contattare il rivenditore dove è stato effettuato l’acquisto. Anche se il prodotto è stato fornito da un installatore occorre sempre far riferimento al rivenditore.
Avete dei centri assistenza? Come posso contattarli?
Sì, l’intero territorio nazionale è coperto da professionisti formati e sempre aggiornati sui prodotti Cordivari. Puoi scegliere il centro assistenza più vicino a te sul sito Cordivari.
al seguente link https://www.cordivari.it/cerca_assistenti
Come faccio a sapere se un prodotto Cordivari è ancora in garanzia?
Per sapere se il prodotto è ancora in garanzia occorre rivolgersi al rivenditore che ha tutta la documentazione necessaria per questa valutazione.
Esistono file CAD dei vostri prodotti?
Per molti dei prodotti Cordivari sono disponibili file CAD di diverso tipo, come DWG, DXF, 3DS o file BIM.
Dove posso trovare i file CAD dei vostri prodotti?
I file CAD se disponibili, sono sulla scheda prodotto presente sui nostri siti web, e sono replicati nell’area download.
Come funziona la garanzia sui prodotti?
La garanzia sui prodotti Cordivari copre malfunzionamenti o difetti, secondo quanto riportato sulle condizioni di garanzia di ciascun prodotto o sistema. Essa prevede la sostituzione o la riparazione dei prodotti per i quali viene riconosciuto il malfunzionamento.
Come viene fornita la garanzia sui prodotti?
La garanzia viene attivata sempre attraverso il rivenditore presso cui è stato acquistato il prodotto che è il soggetto attraverso il quale vengono effettuate tutte le operazioni e attraverso il quale avvengono tutte le comunicazioni.
Come posso inviare una segnalazione post-vendita al rivenditore?
La segnalazione va inviata per iscritto al punto vendita presso il quale è stato acquistato il prodotto, insieme ai riferimenti e a tutta la documentazione utile ad aprire la richiesta di assistenza post-vendita. Può essere inoltrarla semplicemente con una mail oppure attraverso una PEC o lettera raccomandata.
Quale documentazione è necessario allegare per l’apertura di una segnalazione?
Per far sì che la segnalazione possa essere aperta correttamente, e soprattutto per velocizzarne la chiusura, quando si invia la segnalazione al rivenditore occorre indicare il prodotto (modello, codice), i riferimenti di acquisto (fattura o DDT di consegna), lotto di produzione indicato sul prodotto e la descrizione di ciò che si intende segnalare. Eventuali fotografie dell’anomalia riscontrata, del prodotto installato, delle etichette e dell’impianto sono molto utili oltre che rappresentare un valido aiuto ad inquadrare la situazione ed individuare il miglior modo di operare.
Come posso conoscere lo stato di una segnalazione?
Può richiedere per iscritto gli aggiornamenti sulla sua pratica presso il punto vendita. La Cordivari apre per ciascuna segnalazione che riceve un ticket post-vendita dandone riscontro al rivenditore, fino alla comunicazione finale di chiusura in cui viene comunicato al rivenditore l’esito della richiesta, qualunque esso sia.
Come posso avere assistenza sui prodotti Cordivari installati anche se non si tratta di un intervento relativo alla garanzia?
È possibile contattare uno dei CAT Cordivari e richiedere un preventivo per l’assistenza o la manutenzione dei prodotti Cordivari installati. È possibile trovare il CAT più vicino sul sito Cordivari.
FAQ Radiatori d'arredo
Cosa significa radiatore con funzionamento a bassa temperatura?
Per bassa temperatura generalmente si intende una temperatura di mandata del circuito primario inferiore ai 50°C.
Cos’è il fabbisogno energetico e come si calcola la potenza termica e quanta ne serve per riscaldare un ambiente?
Il fabbisogno energetico è la quantità di energia necessaria ad un’abitazione affinché si mantenga un livello di comfort termico stabilito secondo alcuni parametri. Esso tiene conto delle dimensioni del locale, dell’involucro edilizio e delle dispersioni, dell’esposizione, della necessità di aerazione. Questo calcolo, che viene appunto redatto secondo parametri prestabiliti, viene normalmente eseguito dal tecnico progettista. Spesso, nella prassi si sono utilizzate scorciatoie di calcolo che però non rappresentano una soluzione accurata, soprattutto se rapportata alle moderne tecniche di costruzione o ristrutturazione.
In caso di sostituzione di un radiatore cosa bisogna valutare, come posso scegliere il nuovo modello?
In caso di sostituzione di un termoarredo, occorre tenere in considerazione il fabbisogno della stanza in relazione alle dimensioni e alla potenza termica del modello che si vuole scegliere. Va tenuto in considerazione anche l’aspetto impiantistico. In caso si rinnovi l’impianto si ha la massima libertà di scelta.
Vorrei rinnovare i radiatori ma non ho previsto di realizzare un nuovo impianto. Posso mantenere il vecchio impianto e mettere dei nuovi termoarredi?
Qualora vengano conservate le tubature esistenti, va considerato l’aspetto dimensionale e degli interassi, per questa ragione la nostra azienda propone modelli specifici per sostituzione che conservano gli interassi standard di vecchi radiatori da sostituire.
Cambia la potenza in base alla finitura e al colore del radiatore?
Il colore non incide sulla resa termica del radiatore, mentre la scelta del materiale o della finitura ha una minima influenza sulla capacità di scambio termico del corpo scaldante.
Qual è la posizione più adatta per un radiatore?
Si consiglia di posizionare i radiatori lungo le pareti perimetrali, in prossimità dei punti dove si verificano le maggiori dispersioni di calore e dove si ha la migliore condizione di irraggiamento e convezione.
Ci sono delle posizioni sconsigliate per installare un radiatore?
In generale bisognerebbe evitare di posizionare i radiatori in nicchie, dietro le porte, accanto a letti o mobili perché a causa del ridotto flusso di aria, i radiatori avrebbero una minore efficienza.
C’è differenza per efficienza e rendimento tra radiatori a piastra e modelli a elementi?
L’efficienza e la resa termica di un radiatore dipendono dalle dimensioni e dalla geometria del radiatore stesso, oltre che dalla capacità di realizzare un ottimale scambio termico dovuto alla circolazione dell’aria che lo investe.
Cosa sono e come funzionano le valvole termostatiche?
La valvola con testa termostatica possiede un regolatore proporzionale di temperatura. se la temperatura della stanza sale, si interrompe il flusso di acqua al radiatore raffreddandolo; quando la temperatura ambiente scende l’acqua torna a scorrere verso il radiatore che tornerà a scaldarsi.
I radiatori di design sono efficienti?
Anche i modelli dal design più ricercato possono avere rese termiche importanti ed una grande efficienza. Su nostro catalogo sono presenti numerosi modelli che grazie alla specifica progettazione, garantiscono ottime performances con un design raffinato.
Tutti i radiatori possono funzionare a bassa temperatura o devono avere caratteristiche costruttive particolari?
Qualsiasi radiatore può funzionare a bassa temperatura, discorso diverso è quello dell’efficienza. A bassa temperatura la potenza termica scambiata si riduce notevolmente, essa può essere calcolata attraverso le formule messe a disposizione sulle schede tecniche. Per questa è necessario scegliere modelli specificamente progettati per avere buone rese termiche a bassa temperatura, oppure sovradimensionare i radiatori. Alcuni radiatori, come quelli ventilati presentano delle specificità ingegneristiche che li rendono particolarmente adatti per questo scopo.
Perché è vantaggioso installare valvole con teste termostatiche?
L’uso di teste termostatiche sulla valvole consente una gestione efficiente dell’energia, riducendo gli sprechi e facendo risparmiare sulla bolletta.
In quali colori sono disponibili i radiatori che desidero?
I radiatori in acciaio al carbonio sono disponibili in numerose tinte che possono essere consultate sulla cartella colori. Su ciascuna scheda tecnica sono presenti le informazioni sulle tinte disponibili.
Posso fissare i termosifoni sul cartongesso?
Certamente, sul nostro catalogo esistono soluzioni per il fissaggio su pareti in cartongesso. Per applicazioni non presenti sul catalogo occorre sempre verificare con un installatore professionista la fattibilità e i sistemi di fissaggio più idonei.
Dove trovo le schede tecniche dei vari radiatori?
Sui nostri siti web è possibile consultare e scaricare le schede tecniche di tutti i nostri radiatori.
E’ possibile avere un radiatore su misura?
Una volta verificato che non vi sia già un modello standard per sostituzione con le misure necessarie, è possibile richiedere attraverso il rivenditore la realizzazione di un radiatore su misura.
In caso di radiatore elettrico cosa è indispensabile e cosa bisogna valutare?
Il criterio tecnico di scelta da tenere in considerazione resta sempre quello del rapporto tra fabbisogno termico e potenza del radiatore. I watt del radiatore elettrico esprimono tale potenza e devono essere sufficienti a soddisfare il fabbisogno termico della stanza.
Cosa bisogna valutare in caso si voglia installare un radiatore con funzionamento misto?
I radiatori a funzionamento misto consentono un doppio funzionamento del corpo scaldante che sarà alimentato normalmente dalla caldaia quando essa è in funzione o potrà funzionare elettricamente, attraverso la resistenza presente, qualora la caldaia sia spenta.
Perché utilizzare un radiatore a funzionamento misto?
L’installazione di un radiatore a funzionamento misto può essere molto utile nelle mezze stagioni, quando l’impianto di casa è già spento ma nella stanza da bagno si necessita ancora di un maggiore comfort termico.
Gli scaldasalviette tradizionali possono essere trasformati in radiatore a funzionamento misto?
Si, è possibile acquistare un kit per funzionamento misto da abbinare ad uno scaldasalviette di tipo tradizionale.
Come posso individuare il Kit per funzionamento misto adatto al mio radiatore?
Sulla scheda tecnica di ciascun modello, è indicato il Kit per funzionamento misto adatto in base a ciascuna misura disponibile.
Tutti i radiatori possono essere collegati con allacciamento monotubo?
Per tutti i modelli che possono funzionare su un impianto monotubo questa informazione è indicata all’interno della scheda tecnica del prodotto.
E' possibile variare la misura di un tubolare ardesia successivamente all'acquisto?
Le batterie di radiatori tubolari Ardesia® hanno una configurazione e delle dimensioni fisse e non possono essere variati successivamente all’acquisto.
È possibile modificare gli allacci del mio radiatore installato in casa?
Esistono alcuni modelli Cordivari che si possono allacciare all’impianto in più di un modo. Consigliamo di rivolgersi ad un installatore esperto per verificarne la fattibilità.
Quali sono le operazioni di manutenzione da compiere periodicamente sui radiatori?
Le uniche operazioni di manutenzione ordinaria periodica consistono nella pulizia e nella verifica della presenza di eventuali bolle d’aria createsi nel circuito che potrebbero ostacolare il corretto riscaldamento del radiatore.
Con quale intervallo è consigliabile verificare l’impianto per la disareazione?
È consigliabile effettuare questa operazione all’inizio di ogni stagione invernale nel momento in cui si riavvia l’impianto di riscaldamento.
Come si pulisce un radiatore?
Per la pulizia dei radiatori colorati utilizzare esclusivamente un panno non abrasivo inumidito con acqua.
Per pulire i radiatori in acciaio inox utilizzare un panno non abrasivo inumidito con una soluzione al 50% di acqua e alcool.
Si raccomanda di non usare panni o spugnette abrasivi.
Posso utilizzare prodotti o detergenti chimici per la pulizia dei radiatori?
Per pulire i radiatori non utilizzare sostanze detergenti aggressive. Non utilizzare soluzioni basiche o acide; sostanze chimiche o industriali di qualsiasi natura; non utilizzare sostanze corrosive.
Cosa bisogna fare se un radiatore non si scalda?
La causa è quasi sempre una bolla d’aria che si è formata all’interno dei suoi elementi. La bolla d’aria impedisce la circolazione dell’acqua e il radiatore resta freddo o si scalda poco. In tal caso va eseguito lo spurgo del radiatore per disaerarlo attraverso la valvolina di sfiato.
FAQ SOLARE TERMICO
Perché installare un sistema solare termico?
L’installazione di un sistema termico solare è una scelta consapevole, sostenibile e conveniente. È una scelta che privilegia il pieno comfort domestico ed il risparmio energetico, contribuendo a ridurre l’inquinamento ambientale e le emissioni di CO2 che derivano dall’utilizzo di fonti energetiche fossili.
Conviene installare un sistema solare termico?
L’installazione di un sistema termico solare garantisce notevoli risparmi in bolletta. Il ritorno dell’investimento è garantito in breve tempo. Grazie agli incentivi previsti dal GSE con il conto termico 2.0 oggi installare un sistema termico solare Cordivari è più conveniente che mai.
Che tipo di pannelli solari produce la Cordivari?
La Cordivari propone collettori per sistemi termici solari ovvero per la produzione di acqua calda (sia sanitaria che per riscaldamento). Si tratta di una tecnologia affidabile, accessibile a tutti e l’investimento viene recuperato in brevissimo tempo.
Che cos'è il conto termico 2.0?
Il Conto Termico 2.0 è un incentivo previsto dallo Stato italiano ed erogato attraverso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), destinato a chi efficienta un impianto termico attraverso l’installazione di sistemi termici solari o sistemi a pompa di calore. L’incentivo, calcolato in relazione all’efficienza dell’impianto installato ed all’importo complessivo dell’opera di efficientamento, viene erogato attraverso un bonifico entro 60 giorni dall’approvazione della richiesta, direttamente al soggetto utilizzatore.
https://www.cordivari.it/Energie_rinnovabili/Conto_Termico_2_0
Chi può accedere agli incentivi previsti dal conto termico 2.0?
Tutti coloro che effettuano una ristrutturazione, anche parziale, o un efficientamento dell’impianto termico, che preveda l’installazione di un sistema termico solare, possono accedere agli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0.
Che differenza c’è tra pannelli solari fotovoltaici e pannelli solari termici?
I pannelli solari fotovoltaici producono energia elettrica sfruttando l’irraggiamento solare; i pannelli solari termici producono acqua calda attraverso l’energia proveniente dall’irraggiamento solare.
Quanto è possibile risparmiare installando un sistema solare Cordivari?
Questo dato è variabile e può dipendere da diversi fattori. Fattori importanti sono la latitudine di installazione, l’orientamento dei collettori (preferire orientamento SUD), l’irraggiamento, il tipo di impianto. In generale, nelle migliori condizioni, si può arrivare ad un risparmio di oltre il 50% annuo.
Il sistema termico solare funziona anche in inverno?
Certamente sì, in presenza di giornate soleggiate l’apporto dell’energia solare è garantita anche nei mesi invernali con ottimi risultati.
Quali sono le principali informazioni che devo fornire al progettista per dimensionare correttamente un sistema termico solare?
Le principali informazioni da fornire riguardano l’utilizzo, se si tratta di un impianto per sola Acqua Calda sanitaria (ACS) o anche per riscaldamento domestico (ACS+Riscaldamento); quali sono le fonti energetiche integrative disponibili (Caldaia, Pompa di calore, Caldaia a biomassa…ecc.) e la relativa potenza; il numero di persone dell’abitazione e il tipo di utenza; la superficie dell’abitazione da scaldare; se vi è un impianto a bassa temperatura oppure ad alta temperatura; lo spazio disponibile per i collettori solari e l’orientamento dei collettori solari.
Ulteriori informazioni saranno poi richieste o valutate dal tuo tecnico progettista attraverso un eventuale sopralluogo.
Quale orientamento devono avere i pannelli solari per avere un buon rendimento?
Per una massima efficienza, l’orientamento dei collettori solari deve essere preferibilmente verso SUD, evitando esposizioni verso NORD. Va valutata l’installazione anche in funzione di ostacoli nelle vicinanze dei collettori che potrebbero creare delle zone d’ombra sulla loro superficie.
In ogni caso, anche installazioni con orientamento sud-ovest o sud-est hanno buoni rendimenti.
La Cordivari può dimensionare il mio sistema termico solare?
Alla Cordivari, attraverso i propri rivenditori, è possibile richiedere una consulenza per il dimensionamento di impianti solari termici particolari. Ad esempio, nel caso di grandi impianti o impianti più articolati, complessi o fuori standard.
Dove posso acquistare un sistema solare Cordivari?
Sul nostro sito, nell’area Stratos Point, trovi i nostri partner specialisti del Solare Termico. Inoltre, presso i migliori rivenditori di materiale termoidraulico è possibile trovare i nostri sistemi solari termici.
Quanti anni di garanzia hanno i sistemi solari termici Cordivari?
Tutti i sistemi termici solari termici Cordivari hanno 5 anni di garanzia.
È vero che la Cordivari offre un servizio gratuito di prima accensione dei sistemi termici solari a circolazione forzata?
Si, è vero. Puoi chiamare il CAT più vicino a te e fissare l’appuntamento per la prima accensione. Sul nostro sito trovi tutti i CAT Cordivari.
A chi mi devo rivolgere per la prima accensione dei sistemi termici solari?
Puoi chiamare il CAT più vicino a te e fissare l’appuntamento per la prima accensione. Sul nostro sito trovi tutti i CAT Cordivari.
Quali sono i controlli e le manutenzioni periodiche che vanno effettuate sui sistemi termici solari?
Periodicamente occorre verificare l’acidità del glicole, l’usura dell’anodo di magnesio del bollitore, effettuare una pulizia vetri, e verificare il corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza.
Con quale cadenza vanno effettuati i controlli e le manutenzioni periodiche sui sistemi termici solari?
Indicativamente è consigliato effettuare una verifica annuale dell’impianto. Questo aiuta a preservarlo e a far si che lavori sempre al meglio dell’efficienza.
A chi posso rivolgermi per richiedere i controlli e le manutenzioni periodiche sui sistemi termici solari?
Può rivolgersi al suo installatore professionale di fiducia oppure ad un CAT autorizzato Cordivari. Sul nostro sito puoi trovare il CAT Cordivari più vicino a te.
In quali casi bisogna, o è consigliato, coprire i collettori solari?
È necessario coprire i collettori solari durante la fase d’installazione. È, inoltre, necessario coprire i pannelli solari durante tutte le operazioni di manutenzione che richiedano lo svuotamento del circuito solare.
Nei periodi di inutilizzo dell’impianto solare è fortemente consigliato coprirli, se possibile, per evitare situazioni di sovratemperatura.
Esiste un’inclinazione minima per il posizionamento dei collettori su un tetto a falda?
L’inclinazione della falda e quindi dei collettori ha un’influenza minima sul rendimento del pannello solare, soprattutto in caso di utilizzo annuale dell’impianto. Per questo motivo i collettori solari devono seguire sempre l’inclinazione della falda.
Come definire il numero massimo di collettori solari da abbinare ad un bollitore?
I calcoli di dimensionamento degli impianti solari vanno effettuati sempre da parte di un progettista qualificato e abilitato. Sul catalogo Cordivari sono presenti soluzioni in kit, pronte da installare, dimensionate in base all’utenza ed alla tipologia di impiego
Come effettuare la procedura di riempimento/svuotamento di un sistema termico solare a seguito di manutenzione?
L’operazione di svuotamento e riempimento del circuito solare va effettuata sempre da parte di un installatore professionale qualificato o da parte di un CAT autorizzato Cordivari. Puoi trovare sul nostro sito il CAT più vicino a te.
Come deve essere miscelato il glicole?
Sulla confezione ci sono le giuste indicazioni circa la miscela del fluido termovettore. In generale, però, questa operazione va effettuata da parte di un installatore professionale.
Che diametro deve avere la tubazione del sistema solare Cordivari?
La scelta del diametro della tubazione dipende dalla distanza fra collettori e bollitori. È necessario sempre affidarsi ad un tecnico progettista abilitato che è in grado di effettuare le giuste valutazioni per dimensionare correttamente le tubazioni.
È possibile aumentare la superficie captante del sistema solare termico Cordivari?
Ci sono casi in cui è possibile incrementare la superficie captante (aggiungendo collettori solari). Consulta il tuo rivenditore di fiducia.
La condensa sui collettori solari è un fenomeno normale?
La condensa è un fenomeno naturale che in determinate condizioni può presentarsi. I collettori solari sono dotati di sistemi di areazione che consentono di smaltire lentamente l’eventuale condensa.
La condensa nei collettori solari ne pregiudica il funzionamento o le performance?
No, la formazione di condensa internamente al vetro del collettore non ne pregiudica l’efficienza ed il funzionamento
È possibile sostituire il vetro sui collettori solari piani?
Non è possibile sostituire solo il vetro dei collettori piani. Nel caso di una accidentale rottura, va sostituito l’intero pannello.
È possibile sostituire il tubo captatore sul collettore solare CVT?
Sui sistemi con captatori a tubi sottovuoto è possibile effettuare la sostituzione del singolo tubo in caso di rottura accidentale.
È possibile sostituire il tubo del sistema Stratos 4S Rotoshield/HC?
Sui sistemi solari Stratos 4S Rotoshield o HC, è possibile effettuare la sostituzione del singolo tubo in caso di rottura accidentale, da parte del CAT autorizzato Cordivari. In caso di rottura di uno dei tubi contatta il tuo CAT di zona.
È possibile sostituire il vetro nel Sistema Stratos DR?
Purtroppo non è possibile sostituire solo il vetro nei sistemi termici solari compatti STRATOS DR. Nel caso di una accidentale rottura, va sostituito l’intero sistema.
FAQ BOLLITORI
Quali sono i vantaggi dell’avere un bollitore installato?
L’installazione di un bollitore ad accumulo per Acqua Calda Sanitaria (A.C.S.) garantisce un elevato livello di comfort. Altri vantaggi consistono nel sopperire ad elevati fabbisogni concentrati in breve tempo, ad importanti situazioni di contemporaneità o picchi di prelievo di acqua calda. Inoltre, l’installazione di un bollitore permette di ridurre la potenza delle caldaie necessarie alla produzione di A.C.S., ovviando alla produzione istantanea e permettendo di preparare in anticipo l’acqua calda che poi sarà distribuita alle utenze al momento del bisogno.
Che cosa significa termoaccumulatore?
Un termoaccumulatore è un serbatoio coibentato per l’accumulo e la conservazione di acqua calda. Esso può contenere acqua calda sanitaria (ACS); acqua tecnica d’impianto destinata ad alimentare l’impianto di riscaldamento oppure essere un termoaccumulatore combinato, cioè destinato a contenere sia ACS, sia Acqua tecnica d’impianto.
Che differenza c’è fra il bollitore serie Bolly® ed i bollitori serie Extra?
Entrambi i modelli sono bollitori per produzione e accumulo di acqua calda sanitaria. I bollitori Bolly® sono dotati di scambiatore fisso, e quindi non smontabile, mentre i bollitori della serie Extra sono bollitori con scambiatore estraibile, quindi smontabile. I bollitori Bolly® hanno generalmente una vocazione di impiego di tipo domestico.
Perché scegliere un bollitore a scambiatore estraibile?
La scelta di bollitori a scambiatore estraibile è legata soprattutto a fattori relativi alla manutenzione e pulizia del bollitore, alla intercambiabilità dello scambiatore e quindi alla conduzione dell’impianto. Di solito viene utilizzato questo tipo di soluzione quando ci si trova a dover servire utenze comunitarie di medie e grandi dimensioni.
Che cosa significa stratificazione? E perché è importante?
La stratificazione termica di un bollitore è un fenomeno fisico dovuto alle differenze di temperatura dell’acqua contenuta nel bollitore. La stratificazione termica fa sì che l’acqua più calda (meno densa) si porti nella parte superiore del bollitore, mentre quella più fredda (più densa) tenda a localizzarsi nella parte bassa del serbatoio. Un bollitore caratterizzato da un’ottima stratificazione termica, limitando al suo interno il rimescolamento dell’acqua più calda con quella più fredda, permette di massimizzare lo sfruttamento dell’energia e di conseguenza agevolare il risparmio energetico del sistema.
Dove posso comprare un bollitore Cordivari?
I bollitori Cordivari possono essere acquistati presso i migliori rivenditori e grossisti di materiale termoidraulico presenti su tutto il territorio nazionale. Per maggiori informazioni puoi consultare lo store locator presente sul sito cordivari.it, contattare la nostra rete vendita o il tuo idraulico di fiducia.
Che cos’è il Polywarm®? È un materiale sicuro per l’acqua sanitaria?
Il Polywarm® è un rivestimento anticorrosivo, esclusivo Cordivari, che ha delle ottime caratteristiche di resistenza alla corrosione ed alle sollecitazioni meccaniche. Il Polywarm® riveste l’interno dei bollitori per acqua calda sanitaria proteggendoli dalla corrosione e garantendo igiene all’ACS. Il Polywarm® oltre ad essere un materiale estremamente affidabile e performante, è un rivestimento anticorrosivo sicuro, idoneo e certificato, attraverso severi test, per l’uso con acqua potabile dai più importanti laboratori accreditati d’Europa.
Che cos’è la legionella?
La legionella è un genere di batteri che può causare nell’uomo, in determinate condizioni, gravi patologie polmonari note con il nome di legionellosi. Le legionelle sono ampiamente diffuse in natura. Questi batteri sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, serbatoi, tubature, fontane e piscine. Le legionelle prediligono gli habitat acquatici caldi: si riproducono tra 25°C e 42°C. Questi batteri non sopravvivono a temperature maggiori ai 63°C. L’infezione può avvenire per inalazione di tali batteri.
Quali accortezze sono presenti nei bollitori Cordivari per aiutare la profilassi Anti-Legionella?
Nei bollitori Cordivari sono presenti esclusivi accorgimenti che possono essere decisivi nel contribuire alla profilassi anti-legionella. I bollitori Extra sono gli unici ad avere lo speciale scambiatore antilegionella piegato verso il basso affinché l’intero volume del bollitore sia interessato dallo scambio termico e quindi riscaldato senza lasciare zone tiepide che sono l’habitat ideale per la proliferazione dei batteri. La stessa accortezza è presente nei bollitori della serie Bolly® attraverso la particolare forma dello scambiatore.
Perché un bollitore è coibentato e perché esistono diversi tipi di coibentazione?
La coibentazione di un bollitore ha la funzione di limitare le dispersioni termiche e quindi di mantenere l’acqua calda il più a lungo possibile all’interno del bollitore. Questo garantisce l’efficienza energetica del bollitore, limitando gli interventi della caldaia per ripristinare la temperatura. La Cordivari produce bollitori con coibentazioni rigide fisse, cioè non smontabili, e bollitori con coibentazioni morbide smontabili. L’uso delle coibentazioni smontabili è spesso necessario per esigenze di movimentazione ed installazione dei bollitori.
Per quanto tempo il bollitore mantiene l’acqua calda?
In generale ogni coibentazione presente sul catalogo Cordivari è in grado di conservare l’energia termica per molte ore all’interno del bollitore in condizione di caldaia spenta e assenza di prelievi. Il tempo di raffreddamento di un bollitore può dipendere da numerosi fattori, da quelli impiantistici, come la coibentazione delle condotte, la presenza di anelli di ricircolo o la temperatura di accumulo o da fattori costruttivi come la tipologia di bollitore e della sua coibentazione.
Come posso conoscere l’efficienza energetica del mio bollitore?
L’efficienza energetica di ogni bollitore è espressa e normata, per i modelli fino al 2000 litri, dalla normativa ERP che prevede un’etichettatura energetica con i valori di dispersione termica che sono anche sintetizzati attraverso una classe di efficienza energetica espressa su una scala in lettere che va dalla A+ alla G.
Cosa significa ErP? Cosa prevede la norma?
ErP significa Energy Related Products e fa riferimento alla normativa europea 2009/125/CE, nota anche come la normativa sull’EcoDesign, che regola la produzione di apparecchiature connesse all’utilizzo di energia. Questa normativa stabilisce dei requisiti minimi di efficienza per la produzione di tali apparecchi. La normativa inoltre stabilisce delle prescrizioni di etichettatura dei prodotti affinché i consumatori possano essere informati e avere riscontri paragonabili relativamente a tutti i prodotti presenti sul mercato europeo, al fine di effettuare la migliore e più consapevole decisione di acquisto. Rientrano in questa categoria anche i bollitori fino a 2000 litri di volume utile.
Perché è importante che io conosca e comprenda la classe energetica del mio bollitore?
La consapevolezza di questo dato è importante perché esso esprime l’efficienza energetica del bollitore, che si traduce in consumi. Un bollitore con una classe energetica più alta è più efficiente in quanto ha minori dispersioni termiche, quindi minori consumi e sprechi energetici.
Dove posso trovare i dati del mio bollitore? Ha un’etichetta identificativa?
I dati del bollitore, come tipo, modello, caratteristiche, lotto produttivo o numero di serie sono riportati, oltre che sui documenti di vendita, anche sul prodotto. Sulla bollitore è , infatti, presente un’etichetta identificativa che riporta tutti i dati del bollitore stesso.
È possibile trasportare il Bollyterm® HP o Bollyterm® HOME in orizzontale?
La massima inclinazione consentita nelle operazioni di trasporto, movimentazione ed installazione degli scaldacqua a pompa di calore Bollyterm® Home o Bollyterm® HP è di 45°. Un’inclinazione maggiore potrebbe danneggiare irrimediabilmente la pompa di calore. Per questa ragione, non è possibile trasportare o porre in orizzontale gli scaldacqua a pompa di calore.
I volani termici pensili PDC possono essere installati in orizzontale?
I volani termici pensili PDC che hanno anche funzione di separatori idraulici possono essere installati, in caso di necessità anche in orizzontale. Entrambe le installazioni, sia verticale che orizzontale può essere effettuata con le staffe in dotazione.
Il bollitore Interka può essere installato in verticale?
Certamente, i bollitori Interka sono progettati per essere installati sia in verticale, sia in orizzontale.
Posso dimensionare il mio scambiatore a piastre? Quali informazioni occorrono?
Sul nostro sito è presente un tool on-line gratuito per il dimensionamento degli scambiatori a piastre Cordivari. Utilizzando il tool potrai avere il dimensionamento dello scambiatore Cordivari che meglio soddisfa le condizioni di esercizio; è possibile scaricare la scheda del dimensionamento e salvare le tue configurazioni per utilizzi futuri. Per dimensionare il tuo scambiatore basta inserire, le tipologie di fluidi, le temperature di ingresso e uscita dei due fluidi, le portate, le perdite di carico, e la potenza da scambiare.
Che differenza c'è fra uno scambiatore a piastre ispezionabili ed uno scambiatore saldobrasato?
Entrambe le tipologie di scambiatore possono assolvere alla medesima funzione di scambio termico o separazione dei circuiti. In uno scambiatore a piastre ispezionabili è possibile smontare il pacco piastre per effettuare operazioni di pulizia, manutenzione o per variare la configurazione o il numero di piastre. Gli scambiatori saldobrasati, al contrario, sono scambiatori monoblocco e non sono apribili.
Il mio bollitore/termoaccumulatore può essere installato all’esterno?
L’installazione di bollitori all’aperto, fatta eccezione per i bollitori Interka Solare che sono appositamente progettati a tele scopo, non è possibile. Ciò per una serie di importanti ragioni come la non idoneità del prodotto all’esposizione diretta alle intemperie e non da ultimo per questioni di efficienza energetica del sistema.
Cos’è l’anodo di magnesio? E a cosa serve in un bollitore?
L’anodo sacrificale di magnesio è una barra metallica inserita nel bollitore attraverso un manicotto e serve a proteggere il bollitore contro i rischi di corrosione dovuti alla presenza di correnti galvaniche. L’anodo si corrode, consumandosi, al posto del bollitore grazie alle caratteristiche elettro-chimiche del magnesio, materiale di cui è realizzato.
Ogni quanto tempo va verificato l’anodo di magnesio nei bollitori?
È consigliabile far effettuare la verifica dell’usura dell’anodo di magnesio 6 mesi dopo la prima messa in servizio. Successivamente, se l’usura dopo la prima verifica non è anomala, si potrà procedere una volta l’anno. L’operazione può essere fatta dal tuo installatore di fiducia.
Tutti i bollitori e termoaccumulatori hanno l’anodo di magnesio?
L’anodo di magnesio è presente solo nei bollitori ad accumulo per acqua calda sanitaria. Nei termoaccumulatori combinati della serie Combi, l’anodo è presente all’interno dell’accumulo ACS. Nei termoaccumulatori per sola acqua tecnica d’impianto, l’anodo di magnesio non è presente in quanto non necessario poiché tali termoaccumulatori sono progettati per lavorare su circuiti chiusi. Nei termoaccumulatori combinati con produzione rapida o istantanea di ACS (ad esempio serie EcoCombi o serie PufferMas), l’anodo di magnesio non è presente in quanto non è presente accumulo sanitario.
Come posso dimensionare correttamente un bollitore/termoaccumulatore?
Il dimensionamento corretto di un bollitore/termoaccumulatore deve essere seguito da figure professionali specializzate (studi di progettazione).
Come si definiscono le verifiche periodiche di autoclavi/aria compressa?
Alcune categorie di recipienti in pressione, come le autoclavi ed i serbatoi per aria compressa, sono sottoposti a verifiche da parte di enti notificati. Tali verifiche, atte a garantire la sicurezza delle persone, ove sono presenti queste tipologie di impianto, possono essere verifiche periodiche o verifiche di messa in servizio, a seconda della tipologia di serbatoio e del fluido in esso contenuto. La materia è regolamentata dalle normative europee 2014/29/UE e 2014/29/CE, conosciute anche come normativa PED.
Occorre rivolgersi sempre ad un tecnico progettista abilitato, in merito alle pratiche ed ali adempimenti in oggetto.
Come calcolare il volume di un vaso d'espansione?
Il calcolo del volume dei vasi d’espansione deve tenere conto oltre che dei bollitori, anche delle condotte e di altri aspetti legati alle condizioni di esercizio dell’impianto. Per questa ragione occorre rivolgersi sempre ad un tecnico progettista abilitato per l’esecuzione di tali calcoli.
Dove deve essere inserito il vaso d'espansione nell'impianto?
Nell’installazione di un impianto termico o sanitario è necessario rispettare tutte le normative previste in materia di sicurezza. I vasi di espansione sono organi di sicurezza fondamentali negli impianti, sia per la sicurezza, sia per preservare la durata ed il buon funzionamento dell’impianto stesso. Per questo motivo per la progettazione ed installazione di un impianto idro-termo-sanitario è rivolgiti sempre ad un tecnico progettista abilitato e ad un installatore professionale.
Quali dispositivi di sicurezza devono essere installati in un bollitore?
Nell’installazione di un impianto termico o sanitario è necessario rispettare tutte le normative previste in materia di sicurezza. Possiamo citare, ad esempio, alcuni dispositivi di sicurezza da installare in un impianto che prevede, in particolare, la presenza di un bollitore. Questi dispositivi sono i vasi d’espansione sia sul circuito primario che su quello sanitario, le valvole di sicurezza con le dovute canalizzazioni, un gruppo di sicurezza idraulico in ingresso al bollitore. Ricorda che per la progettazione ed installazione di un impianto idro-termo-sanitario è sempre necessario rivolgersi ad un tecnico progettista abilitato e ad un installatore professionale.
Quali sono i limiti di utilizzo per rientrare nell’Art. 4.3 della Direttiva PED “Corretta prassi costruttiva"?
L’Art. 4.3 della Direttiva 2014/68/EU PED stabilisce che “Le attrezzature a pressione e gli insiemi aventi caratteristiche inferiori o pari ai limiti fissati rispettivamente al Capitolo 4 paragrafo 1, lettere a), b) e c) e al paragrafo 2 devono essere progettati e fabbricati secondo una corretta prassi costruttiva in uso in uno degli Stati membri che assicuri la sicurezza di utilizzazione. Le attrezzature a pressione e gli insiemi devono essere corredati di sufficienti istruzioni per l’uso.
Tali attrezzature o tali insiemi non recano la marcatura CE di cui all’articolo 18, fatte salve le altre norme applicabili dell’Unione in materia di armonizzazione che ne prevedono l’affissione.”
I suddetti limiti, per i prodotti Cordivari sono riassumibili come segue:
Fluidi gruppo 2 non Pericolosi
articolo 4, paragrafo 1, lettera a), punto i), (ad esempio scambiatori SLB, scambiatori Vapore)
– tensione di vapore alla massima temperatura di esercizio è superiore di almeno 0,5 bar alla pressione atmosferica normale (1013 mbar) – per l’acqua quando la massima temperatura di esercizio è superiore a 110°C
secondo trattino (allegato II, tabella 2) – per i fluidi del gruppo 2 , quando
– il volume è superiore a 1 litro e il prodotto PS·V è ≤ 50 bar·L,
– nonché quando la pressione PS è ≤ 1 000 bar,
articolo 4, paragrafo 1, lettera a), punto ii), (Ad esempio tutti i Bollitori, Puffer, combinati, AR…)
– tensione di vapore alla massima temperatura di esercizio è inferiore o pari a 0,5 bar oltre la pressione atmosferica normale (1013 mbar) – per l’acqua quando la massima temperatura di esercizio è inferiore o pari a 110°C
secondo trattino (allegato II, tabella 4) – per i fluidi del gruppo 2, quando
– la pressione PS è superiore a 10 bar e il prodotto PS·V è ≤ 10 000 bar·L,
– nonché quando la pressione PS è ≤ 1 000 bar,
Fluidi gruppo 1 Pericolosi (Non utilizzati su prodotti standard Cordivari)
articolo 4, paragrafo 1, lettera a), punto i),
– tensione di vapore alla massima temperatura di esercizio è superiore di almeno 0,5 bar alla pressione atmosferica normale (1013 mbar) – per l’acqua quando la massima temperatura di esercizio è superiore a 110°C
primo trattino (allegato II, tabella 1) – per i fluidi del gruppo 1, quando
– il volume è superiore a 1 litro e il prodotto PS·V è ≤ 25 bar·L,
– nonché quando la pressione PS è ≤ 200 bar,
articolo 4, paragrafo 1, lettera a), punto ii),
– tensione di vapore alla massima temperatura di esercizio è inferiore o pari a 0,5 bar oltre la pressione atmosferica normale (1013 mbar) – per l’acqua quando la massima temperatura di esercizio è inferiore o pari a 110°C
primo trattino (allegato II, tabella 3) – per i fluidi del gruppo 1, quando
– il volume è superiore a 1 litro e il prodotto PS·V è ≤ 200 bar·L,
– nonché quando la pressione PS è ≤ 500 bar,
FAQ SERBATOI TRATTAMENTO RECUPERO ACQUE
Cos’è il trattamento delle acque reflue?
Per trattamento, o depurazione, delle acque reflue si intende il processo di rimozione dei contaminanti da un’acqua reflua (acqua di scarico) di origine urbana o industriale. Il trattamento di depurazione dei liquami consiste in una successione di più fasi (o processi) durante i quali, dall’acqua reflua vengono rimosse le sostanze indesiderate. Il ciclo depurativo è costituito da una combinazione di più processi di natura chimica, fisica e biologica.
Che tipo di impianti per il trattamento delle acque reflue produce Cordivari?
La Cordivari produce e propone una serie di componenti in polietilene utili a realizzare impianti e sistemi per effettuare sia TRATTAMENTI PRIMARI, sia TRATTAMENTI SECONDARI delle acque reflue di origine urbana.
Cosa si intende per il trattamento primario delle acque reflue?
Il trattamento primario è il primo processo degli impianti di depurazione delle Acque Reflue. Consiste in un processo di tipo fisico e biologico utilizzato per la rimozione di parte delle sostanze organiche sedimentabili contenute nel liquame (riduzione del BOD intorno al 30%).
Cosa si intende per il trattamento secondario delle acque reflue?
Per trattamento secondario si intendono i processi di tipo fisico/biologico/chimico utilizzato per la rimozione delle sostanze organiche sedimentabili e non sedimentabili contenute nel liquame.
Cosa sono le acque grigie?
Le acque grigie sono le acque di scarico provenienti da lavandini, docce, bidet, lavatrici e lavastoviglie.
Cosa sono le acque nere?
Le acque nere sono le acque di scarico provenienti dai wc.
Cosa sono le Aree Sensibili?
Le aree sensibili sono aree geografiche richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento in cui vigono disposizioni più restrittive per i sistemi di depurazione delle acque reflue.
Cos’è il BOD o BOD5?
La sigla BOD o BOD5 (Biochemical Oxygen Demand) è la richiesta biochimica di ossigeno, ed esprime la quantità di Ossigeno che viene utilizzata in 5 giorni dai microorganismi aerobi per decomporre al buio e alla temperatura di 20 °C le sostanze organiche presenti in un litro di soluzione acquosa. Semplificando, si può dire che il BOD è una misura indiretta del contenuto di materia organica biodegradabile presente in un campione d’acqua o soluzione acquosa ed è uno dei parametri più in uso per stimare il carico inquinante delle acque reflue.
Quando devo installare un impianto di trattamento delle acque reflue?
Sempre, quando l’abitazione non ha un allaccio ad una pubblica fognatura. In ogni caso, quando le normative e le disposizioni locali lo prevedono, esso va installato anche se vi è collegamento alla pubblica fognatura.
Che cosa vuol dire Abitante Equivalente, quando si parla di impianti per le acque reflue?
Con il termine Abitante Equivalente (A.E.) viene indicato, il carico organico biodegradabile prodotto in un giorno dalla normale attività di una utenza civile. L’abitante equivalente rappresenta l’unità di misura basilare per il dimensionamento dell’idoneo sistema di trattamento e depurazione delle acque reflue domestiche.
Come si dimensiona un sistema per il trattamento delle acque reflue?
Oltre alla conoscenza della tipologia di utenza e degli abitanti equivalenti occorre conoscere e valutare diversi altri aspetti, non ultimi quelli normativi, anche locali. Per questa ragione, per il corretto dimensionamento e per la migliore scelta di un impianto di depurazione delle acque reflue è sempre necessario consultare un tecnico progettista abilitato.
La Cordivari può aiutarmi o supportare il mio progettista nel dimensionare il mio sistema di depurazione delle acque reflue?
Certamente si, alla Cordivari, attraverso la propria rete distributiva o attraverso il progettista, è possibile richiedere una consulenza per il dimensionamento dei sistemi di trattamento delle acque reflue.
Con che periodicità è previsto lo spurgo dei fanghi in un impianto per il trattamento delle acque reflue?
La frequenza degli interventi di svuotamento è funzione del dimensionamento dell’impianto di depurazione in rapporto al carico delle acque reflue da trattare. Consigliamo di far ispezionare con cadenza almeno trimestrale tutte le vasche dei trattamenti primari e secondari per verificarne lo stato (presenza di occlusioni nelle tubazioni di ingresso e uscita, accumulo eccessivo di grassi o fanghi, formazione di croste superficiali, …) e procedere, al bisogno, allo svuotamento e alla pulizia.
Avverto cattivi odori dal mio impianto di depurazione. Da cosa dipendono e come posso eliminarli?
In un impianto ben dimensionato e correttamente installato, l’insorgenza di cattivi odori può essere segnale della necessità di effettuare manutenzione periodica. Fai effettuare le dovute verifiche ad una ditta specializzata, in particolare fai verificare l’eventuale presenza di occlusioni, il corretto convogliamento dello sfiato del biogas e la necessità di effettuare svuotamento e pulizia delle vasche.
Cos’è un impianto di prima pioggia, qual è la differenza con un impianto di recupero acqua piovana?
I sistemi per il trattamento delle acque di prima pioggia sono impianti di depurazione delle prime acque derivanti dal dilavamento di alcune superfici impermeabili come piazzali o parcheggi, conseguentemente ad un evento meteorico. Ciò consente di rimuovere le sostanze inquinanti dall’acqua piovana che sarà poi sversata in un corpo recettore come la fognatura, un corso d’acqua superficiale o al suolo.
I sistemi di recupero dell’acqua piovana servono, invece, a recuperare acqua piovana “pulita” dai tetti delle abitazioni affinché possa essere riutilizzata per alcuni utilizzi, con notevoli risparmi idrici ed economici.
Come funziona un sistema di recupero acqua piovana?
Negli impianti per il recupero e il riutilizzo dell’acqua piovana, raccolgono e conservano l’acqua piovana affinché la si possa utilizzare successivamente per specifiche necessità. La captazione dell’acqua piovana avviene in genere da tetti e coperture. L’acqua viene filtrata, accumulata e inviata in pressione, attraverso un gruppo di pressurizzazione, alla linea per acqua non potabile dell’impianto domestico.
Per cosa posso utilizzare l’acqua piovana di recupero?
Il sistema di recupero delle acque meteoriche per abitazioni, permette il riutilizzo di quest’ultime in tutti gli impieghi dove non è richiesta l’acqua potabile, ad esempio: Irrigazione di orti e giardini; punti di prelievo per usi non potabili; alimentazione delle cassette di scarico dei WC; alimentazione di lavatrici e idropulitrici.
È vero che posso utilizzare acqua piovana di recupero per alimentare le cassette di scarico dei WC?
Certamente, è possibile utilizzare l’acqua piovana per gli scarichi dei WC. Una grande quantità d’acqua è destinata ogni giorno allo scarico dei servizi igienici. Si stima che ad ogni utilizzo vengano impiegati dai 3 a 9 litri di acqua. Utilizzare acqua piovana significa non sprecare e risparmiare!
Per utilizzare l’acqua piovana nelle cassette WC devo avere linee idriche dedicate?
Si, per questa applicazione, utilizzando acqua piovana e quindi non potabile negli scarichi dei servizi, è necessario avere linee idriche dedicate alle cassette di scarico dei WC.
È conveniente installare un impianto di recupero acque piovane?
Utilizzare acqua piovana è molto conveniente. Il consumo giornaliero pro-capite d’acqua, nei paesi sviluppati, è stimato in circa 150 litri. In ambito domestico e comunitario, una ingente quantità d’acqua viene destinata alle pulizie e ai lavaggi, all’irrigazione e allo scarico dei servizi igienici. Circa il 50% dell’acqua utilizzata da noi ogni giorno non è destinata al consumo umano. L’acqua piovana è un bene inesauribile, disponibile e gratuito. Il recupero dell’acqua piovana ti fa star bene e conviene. Installare un impianto di recupero acque piovane significa risparmiare riducendo i costi della tua bolletta idrica fino al 50%, migliorare la classe di efficienza idrica dell’immobile (EFID) così come stabilito dalla commissione europea per l’ambiente e salvaguardare l’ambiente contribuendo a lasciare ai nostri figli un mondo migliore.
Che differenza c'è tra acciaio inox AISI 304 e AISI 316L?
Si tratta di due tipologie di acciaio inossidabile (INOX) con le quali la Cordivari realizza i propri serbatoi di prima raccolta. L’acciaio inox AISI 316L è definito come acciaio austenitico ed è costituito da una lega di acciaio al Cromo-Nichel-Molibdeno; si tratta di un materiale altamente resistente alla corrosione. Entrambi sono idonei e certificati per contenere acqua destinata al consumo umano.
Posso stoccare acqua potabile nei serbatoi Cordivari?
I serbatoi di prima raccolta Cordivari sono idonei e certificati per essere usati con acqua potabile destinata al consumo umano.
Posso stoccare gasolio o carburanti in generale nei serbatoi in polietilene?
I serbatoi in polietilene Cordivari sono forniti e certificati per lo stoccaggio di acqua a temperatura ambiente e pressione atmosferica.
Dove trovo i dati dei serbatoi o dei sistemi, come il lotto di produzione o altre informazioni utili?
Su ogni serbatoio è applicata un’etichetta che riporta tutti i dati relativi al serbatoio, come le connessioni, numero di lotto di produzione e indicazioni su installazione e utilizzo.